1922-1938 Respingimenti ed espulsioni
Il 19 febbraio 1926 una circolare inviata ai prefetti precisava di respingere gli “zingari”, qualsiasi fosse la loro provenienza ed anche in caso di documenti validi per l’ingresso in Italia. L’8 agosto di quello stesso anno il Ministero degli Interni precisava che l’obiettivo da perseguire era l’epurazione del territorio nazionale dalla presenza di carovane di “zingari”, di cui era superfluo ricordare la pericolosità nei riguardi della sicurezza e dell’igiene pubblica.
L’attenzione veniva quindi rivolta immediatamente verso le frontiere, dalle quali non permettere l’ingresso di rom e sinti, ma con l’ordine del mese di agosto l’obiettivo diventava quello di espellere anche quegli “zingari” di cittadinanza straniera che fossero già presenti nel Regno. Si cominciava una politica di espulsione verso qualsiasi rom o sinto potesse essere individuato come soggetto privo di cittadinanza italiana; in realtà la pratica dell’allontanamento veniva eseguita con scarsa attenzione alla reale provenienza dei soggetti fermati: far attraversare forzatamente la frontiera diventò un’ottima soluzione per ripulire i territori da rom e sinti, di qualsiasi cittadinanza essi fossero.
Documenti:
Ordine 8 agosto 1926 Ordine 19 febbraio 1926 Rimpatrio hudorovic 1929 Abbandono del territorio hudorovic 1929 Nuovo ingresso nel regno hudorovic 1930 Espulsione hudorovic 1930